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#PISA Gatto scuoiato e messo in un sacco

  • Immagine del redattore: Italia a 4 zampe #ErPapy
    Italia a 4 zampe #ErPapy
  • 7 gen 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Nuovo orrore sugli animali L'involucro con la pelliccia intera della bestiola trovato da una passante È il secondo caso dopo quello della busta con dentro resti di cani fatti a pezzi Pisa, 5 gennaio 2020 - Orrore chiama orrore. Un altro ritrovamento macabro in un parcheggio, come una decina di giorni fa accadde nel campo incolto accanto alla marciapiededi via Bargagna. Stavolta siamo nel parcheggio della stazioncina di Pisa San Rossore. Qui venerdì mattina, una passante nota la busta, contenente un fagotto nero. È la pelliccia intera di un gatto adulto, dal mantello nero, appunto, che qualcuno ha ucciso, scuoiato con perizia (e per la povera bestiola speriamo almeno che il rituale sia avvenuto in quest'ordine) e gettato via. Non c'è il corpo dell'animale, chissà che fine ha fatto, ma certo chi ha chiuso quei resti nella busta di nylon trasparente voleva che fossero scoperti. Ci sono tanti modi per disfarsi di una carcassa, senza per questo seminare in giro feticci da "Silenzio degli innocenti" da lontano trovare di primo mattino sulla pubblica via. L'episodio di San Rossore è oggetto di denuncia ai carabinieri forestali. Ma ad allarmare i pisani proprietari di animali da compagnia è il fatto che non si tratta del primo caso. Pochi giorni fa, in altra zona della città - nel campo tra via Novelli e via Bargagna, appunto - era stata trovata un'altra busta. All'interno dei resti di uno o due cagnolini a pelo semi-lungo bianco e nero. Esemplari del peso massimo di 10 chili, che qualcuno ha avuto, scuoiato e chiuso in un sacco abbandonato nel campo. E sembrava fosse quello l'ultimo capitolo dell'escalation di orrore che, nelle ultime settimane, a Pisa, prende di mira i cani. Prima i bocconi avvelenati, nei parchi della zona Battelli-Don Bosco. La macabra scoperta anche in quel caso era stata fatta da un passante. Da lontano sembrava un peluche intriso di pioggia, ma avvicinatosi ha visto bene che quella busta conteneva un animale, almeno uno, macellato e scuoiato. I resti sono ora all'istituto zooprofilattico, per essere analizzati. Ci siamo anche quelli del povero micio nero. Tutte le piste sono aperte: dall'ipotesi che le bestiole siano vittime di un macabro rituale, che sono scarti di laboratorio smaltito in maniera irregolare o uccisa a scopo alimentare, o per pura crudeltà. In ogni caso c'è da trovare chi è stato. Prima i bocconi avvelenati, nei parchi della zona Battelli-Don Bosco. La macabra scoperta anche in quel caso era stata fatta da un passante. Da lontano sembrava un peluche intriso di pioggia, ma avvicinatosi ha visto bene che quella busta conteneva un animale, almeno uno, macellato e scuoiato. I resti sono ora all'istituto zooprofilattico, per essere analizzati. Ci siamo anche quelli del povero micio nero. Tutte le piste sono aperte: dall'ipotesi che le bestiole siano vittime di un macabro rituale, che sono scarti di laboratorio smaltito in maniera irregolare o uccisa a scopo alimentare, o per pura crudeltà. In ogni caso c'è da trovare chi è stato. Prima i bocconi avvelenati, nei parchi della zona Battelli-Don Bosco. La macabra scoperta anche in quel caso era stata fatta da un passante. Da lontano sembrava un peluche intriso di pioggia, ma avvicinatosi ha visto bene che quella busta conteneva un animale, almeno uno, macellato e scuoiato. I resti sono ora all'istituto zooprofilattico, per essere analizzati. Ci siamo anche quelli del povero micio nero. Tutte le piste sono aperte: dall'ipotesi che le bestiole siano vittime di un macabro rituale, che sono scarti di laboratorio smaltito in maniera irregolare o uccisa a scopo alimentare, o per pura crudeltà. In ogni caso c'è da trovare chi è stato. ma avvicinatosi ha visto bene che quella busta conteneva un animale, almeno uno, macellato e scuoiato. I resti sono ora all'istituto zooprofilattico, per essere analizzati. Ci siamo anche quelli del povero micio nero. Tutte le piste sono aperte: dall'ipotesi che le bestiole siano vittime di un macabro rituale, che sono scarti di laboratorio smaltito in maniera irregolare o uccisa a scopo alimentare, o per pura crudeltà. In ogni caso c'è da trovare chi è stato. ma avvicinatosi ha visto bene che quella busta conteneva un animale, almeno uno, macellato e scuoiato. I resti sono ora all'istituto zooprofilattico, per essere analizzati. Ci siamo anche quelli del povero micio nero. Tutte le piste sono aperte: dall'ipotesi che le bestiole siano vittime di un macabro rituale, che sono scarti di laboratorio smaltito in maniera irregolare o uccisa a scopo alimentare, o per pura crudeltà. In ogni caso c'è da trovare chi è stato. che sono scarti di laboratorio smaltiti in maniera irregolare o uccisi a scopo alimentare, o per pura crudeltà. In ogni caso c'è da trovare chi è stato. che sono scarti di laboratorio smaltiti in maniera irregolare o uccisi a scopo alimentare, o per pura crudeltà. In ogni caso c'è da trovare chi è stato.

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